In Svizzera la maggior parte degli abitanti gode di un tenore di vita elevato. Diverse persone, tuttavia, sono alle prese con difficoltà sociali o economiche e fanno fatica a trovare un alloggio. Inoltre, complici i flussi migratori mondiali, nel nostro Paese giungono persone abituate a stili di vita e alloggio profondamente differenti, il che rappresenta una sfida importante nei rapporti di convivenza e di vicinato.
Come appare la situazione quasi 20 anni dopo l'introduzione della Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis) nel campo dell'edilizia senza barriere? Il Centro svizzero specializzato architettura senza ostacoli fa il punto della situazione e ha pubblicato un opuscolo intitolato "Nuove prospettive per l’edilizia residenziale". Questo documento, realizzato con il sostegno dell'UFAB, mostra cosa si può fare per promuovere un'edilizia residenziale senza ostacoli. Si rivolge ad un ampio pubblico di professionisti nel campo dell'architettura, nel settore immobiliare e nella pubblica amministrazione.
03.07.2023
Mercato degli alloggi e integrazione: rafforzare le competenze abitative
Disporre di in un’abitazione abbastanza grande e in buono stato pagando un prezzo ragionevole è un presupposto importante per vivere bene. Stando alle statistiche, però, le condizioni abitative degli stranieri sono peggiori rispetto a quelle degli svizzeri. Inoltre, per un alloggio con caratteristiche identiche gli stranieri pagano affitti leggermente più elevati. Le ragioni sono molteplici: scarsa conoscenza del mercato degli affitti, rete sociale poco sviluppata, frequenti cambi di appartamento e basso livello di istruzione.
Per migliorare la situazione sono state promosse svariate iniziative. Da un lato, la Confederazione e alcuni Cantoni e comuni hanno elaborato supporti informativi in più lingue per spiegare meglio agli stranieri il funzionamento del mercato degli affitti e migliorare i rapporti di convivenza e di vicinato. Dall’altro, numerose istituzioni si adoperano per favorire l’integrazione sociale nel contesto abitativo. Oltre a fornire una consulenza su misura agli interessati per rafforzare le loro competenze abitative, queste istituzioni possono fungere da intermediari tra inquilini e proprietari nel mercato privato.
Sviluppo dei quartieri: progetti condivisi e partecipativi
Molti comuni e diverse città hanno quartieri che sono tristemente famosi per una serie di problemi (rumore, scarsa viabilità, aree esterne poco curate) e, pur offrendo abitazioni a prezzi contenuti, spesso presentano un parco immobiliare di scarsa qualità. In queste zone vive un’alta percentuale di stranieri e di persone con reddito modesto, che spesso si trovano in condizioni precarie.
Da più di dieci anni i comuni stanno sviluppando progetti per migliorare la qualità di vita dei residenti. Si tratta di iniziative a tutto campo con provvedimenti mirati a livello settoriale (es. urbanistica, alloggi, mobilità, integrazione sociale, ecc.) portate avanti interagendo con gli abitanti e con altri soggetti del quartiere, tra cui i proprietari e gli agenti immobiliari. A livello federale, l’UFAB ha sostenuto diversi progetti di questo tipo e ha partecipato al programma interdipartimentale «Progetti urbani - Integrazione sociale nelle zone abitative».
Ulteriori informazioni