Riduzione delle emissioni di CO2

Gli obiettivi di politica climatica della Svizzera e la strategia energetica della Confederazione puntano a una riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo di energia. Il settore dell’edilizia abitativa contribuisce a diversi livelli, offrendo importanti spunti per raggiungere questi obiettivi. Ad esempio sono disponibili varie linee guida relative per la costruzione di edifici nuovi o alla ristrutturazione di edifici preesistenti che mirano a una maggiore efficienza energetica.

Scenari di emissioni
Nessuna protezione del clima (RCP8.5): Non vengono adottati provvedimenti per salvaguardare il clima. Nonostante i progressi tecnologici, le emissioni che si ripercuotono sul clima continuano ad aumentare – e con esse il riscaldamento.

Coerente protezione del clima (RCP2.6): Con l'adozione immediata di provvedimenti per ridurre praticamente a zero le emissioni di gas a effetto serra nell'atmosfera, l'aumento delle loro concentrazioni è arrestato entro circa 20 anni. Così facendo è probabilmente possibile raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima del 2015 e contenere il riscaldamento globale a 2 °C rispetto ai livelli preindustriali.
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Ampia gamma di misure

Una parte considerevole del consumo energetico è attribuibile al settore abitazioni e immobili. La gran parte delle abitazioni è ancora riscaldata tramite combustibili fossili. Per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici per i quali il nostro Paese si è impegnato firmando il Protocollo di Kyoto e l’Accordo di Parigi, la Confederazione ha definito alcune misure per promuovere l’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili. Il programma «SvizzeraEnergia», lanciato nel gennaio 2001, viene attuato in stretta collaborazione con i Cantoni e sostiene ad esempio l’Associazione Minergie e la certificazione «Città dell’energia».

Sovranità dei Cantoni nella promozione del risanamento energetico

Il compito di promuovere il risanamento energetico degli edifici spetta ai Cantoni. La Confederazione infatti non dispone misure simili o che favoriscano un più ampio utilizzo delle energie rinnovabili e del calore residuo. Dal 2010 e fino al 2025, la Confederazione finanzia il Programma Edifici, messo in atto dai Cantoni, con una destinazione parzialmente vincolata della tassa sul CO2.

Difficile conciliazione di obiettivi sociali e di politica ambientale

Le misure di politica energetica possono avere effetti indesiderati sulla situazione degli alloggi. I risanamenti energetici provocano l’aumento degli affitti, che spesso non possono essere compensati da un risparmio a livello di spese accessorie, in parte a causa dei prezzi dell’energia attualmente molto bassi. Per molte persone, quindi, i conti non tornano: in alcuni casi, infatti, il minor consumo di energia è associato a costi aggiuntivi. Si tratta di un problema che grava soprattutto sulle famiglie con un reddito molto basso. Vi è quindi un conflitto tra le questioni della politica energetica e gli obiettivi sociali della politica dell’alloggio. Il superamento di tale conflitto richiede ulteriori sforzi volti a una conciliazione di risparmio energetico e soluzioni abitative a prezzi accessibili.

Ulteriori informazioni

Ultima modifica 19.05.2021

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