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Pubblicato il 14 aprile 2025

Premi all’edilizia abitativa di utilità pubblica

Numerosi progetti commissionati da cooperative edilizie si contraddistinguono per l’ottima qualità e l’innovazione sotto il profilo architettonico, energetico e sociale. Iniziative di questo tipo vengono regolarmente premiate. La panoramica che segue presenta una selezione di edifici che rispondono ai criteri citati sopra. La maggior parte dei progetti ha beneficiato di aiuti federali. Gli otto edifici, identificati di recente nel 2022, sono in cima alla lista.

1 gennaio 2022

Pra Roman / Losanna

Il complesso residenziale si trova nel borgo Pra Roman, sulle alture del Comune di Losanna, a 852 metri di altitudine. I 12 edifici, che ospitano 85 abitazioni, sono raggruppati in quattro cluster che convergono verso una piazza centrale. Al piano terra vi sono vari servizi: un negozio di alimentari, un’area comune, sale per ripetizioni e un ambulatorio di fisioterapia. Materiale privilegiato del progetto, il legno è stato utilizzato per i solai, le pareti, le facciate, i tetti e i pavimenti ma anche per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. L’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici installati sui tetti viene accumulata in una batteria centrale per coprire un’elevata percentuale del fabbisogno energetico. Durante la fase progettuale, nella quale sono stati coinvolti anche i futuri inquilini, è stata data particolare importanza alla mobilità lenta e alla gestione dell’acqua.

1 gennaio 2022

Ecoquartier Jonction / Ginevra

L’edificio della cooperativa CODHA fa parte dell’ecoquartiere Jonction, situato nel cuore della città di Ginevra. Si sviluppa su 11 piani e conta 113 abitazioni di diversa grandezza (da 2 a 25 stanze) e perciò adatte alle esigenze più disparate. Vi sono anche una decina di aree condivise distribuite sui vari piani e locali commerciali al piano terra. Il seminterrato appartiene alla città di Ginevra e ospita i magazzini dei musei cittadini. La vita sociale si svolge sui quattro tetti verdi, che offrono varie attività e un grande giardino comune. L’edificio è stato concepito secondo un approccio partecipativo ed è certificato Minergie-P-eco.

1 gennaio 2021

Rigaud 55 / Chêne-Bougeries

Grazie alla scelta dei materiali, i sei edifici in legno nel Comune di Chêne-Bougeries si armonizzano bene con il quartiere di villette circostanti e con il vicino complesso di piccole case in affitto. Ampi e luminosi, gli esterni coperti e i vani scale possono fungere da ambienti privati o da luoghi di ritrovo. L’energia rinnovabile e la creazione di occasioni d’incontro per i residenti erano tra le priorità della cooperativa ginevrina Codha. «Rigaud» dispone infatti di varie aree comuni e di un orto. Si tratta della prima costruzione che offre una soluzione abitativa a cluster nel ginevrino. Il complesso ospita anche un asilo e uno spazio di co-working gestito da tre persone, due studi di podologia e una caffetteria. Inoltre, la giuria ha ritenuto degno di menzione il fatto che 10 dei 49 appartamenti siano stati destinati a residenti del Comune e uno a immigrati.

1 gennaio 2021

Les Falaises / Losanna

Situati nella parte collinare di Losanna, i tre edifici presentano delle sagome e una disposizione accuratamente studiate che offrono scorci sulla città, sul lago e sul bosco. Gli edifici dispongono di numerosi spazi comuni, ognuno con una propria atmosfera particolare. Constano di 194 appartamenti, di cui un centinaio sono alloggi sovvenzionati e 24 monolocali per studenti. Gli inquilini beneficiano di diversi servizi, tra cui un asilo nido, una struttura per bambini in età scolare, una biblioteca, una palestra, un ambulatorio pediatrico, un salone di parrucchieri, un ristorante e una panetteria. Gli edifici rispettano rigidi criteri ambientali e l’energia elettrica prodotta per mezzo di pannelli fotovoltaici è messa a disposizione degli affittuari a una tariffa preferenziale.

1 gennaio 2021

Complesso abitativo Oberzelg / Winterthur-Sennhof

Il complesso abitativo Oberzelg si trova a Sennhof, alla periferia di Winterthur, e colpisce per il suo aspetto suburbano particolare. La vicina stazione dei treni, un bar, una bottega, il centro del quartiere e un doposcuola suppliscono alle esigenze dei residenti, che vivono in uno spazio abitativo concentrato. È per questa ragione che gli spazi di collegamento tra le abitazioni private e le aree comuni sono piuttosto ampi. Il cuore dell’insediamento è la strada interna ben progettata. Un susseguirsi di spiazzi e vicoli chiusi al traffico funge da giardino, parco-giochi, viale e anche, quasi, da parco. Le cinque case che racchiudono l’area verde sono scandite da colonne che corrono lungo l’intera facciata e formano una sorta di palco verticale su cui va in scena la vita della comunità residente. Dietro le colonne un loggiato ininterrotto permette di accedere al soggiorno e a una camera da letto di ogni appartamento.

1 gennaio 2021

Complesso residenziale Wasenstrasse / Bienne

Il complesso residenziale di Wasenstrasse combina i vantaggi dell’abitare in città con una posizione tranquilla e ideale per le famiglie. È nato nel 1917 come primo (e finora unico) insediamento comunale costruito dalla città di Bienne ed è stato sottoposto a lavori di risanamento dopo il rilevamento da parte delle cooperative biwog e Casanostra. Gli interni sono stati adattati alle esigenze odierne, l’involucro esterno e il tetto sono stati rinnovati. Inoltre, lo storico complesso abitativo è stato integrato con un sobrio edificio in legno. La nuova costruzione ospita su tre dei quattro piani un’abitazione da 3,5 locali e una da 4,5 locali. Scuole, impianti sportivi e zone ricreative sono facilmente raggiungibili a piedi, come pure il centro cittadino. Gli inquilini hanno a disposizione un ampio giardino.

1 gennaio 2021

Sévelin 8−12 / Losanna

Situato su un appezzamento di terreno nel centro di Losanna che si sviluppa in lunghezza, il nuovo edificio costruito dalla cooperativa Logement idéal contribuisce alla riqualificazione urbana di un vecchio quartiere industriale e al mix di funzionalità e socialità che lo caratterizza. Il piano terra è occupato da un centro per il reinserimento professionale, da un ristorante e da alcuni uffici. I quattro livelli superiori ospitano 70 abitazioni, il cui numero di locali varia da 2,5 a 4,5. Un involucro prefabbricato in calcestruzzo isola dall’inquinamento acustico e gli ampi corridoi sul lato nord vanno a integrare le zone relax, le aree giochi per i bambini e permettono di accedere agli appartamenti, che si affacciano su entrambi i lati dell’edificio e dispongono di una grande terrazza individuale orientata a sud. Dal progetto è nato un insediamento di qualità nel rispetto del budget previsto per gli alloggi sovvenzionati.

1 gennaio 2021

Siedlung Quellenstrasse / Aarau

Il complesso residenziale Quellengarten, situato tra Pilatusstrasse e Grabenstrasse a Rohr presso Aarau, comprende 44 nuove abitazioni spaziose e accessibili in sedia a rotelle. La struttura portante e l’involucro esterno dell’insediamento a tre piani sono in materiali legnosi. Un unico tetto copre i singoli elementi che vengono così collegati a formare un insieme coerente. Gli edifici sono stati costruiti in conformità agli standard energetici Minergie-A-ECO e Minergie-P e sono provvisti dei relativi certificati. Sono inoltre dotati di un impianto fotovoltaico. Il legno da costruzione utilizzato è di origine locale o è stato importato da Paesi vicini oppure proviene da foreste gestite in maniera responsabile certificate FSC.

1 gennaio 2021

Hochhäuser Sihlweid / Zurigo

I due grattacieli (18 e 20 piani) degli anni ‘70 sono stati completamenti risanati nel 2012. Il risultato: abitazioni moderne e al passo coi tempi anche sotto il profilo energetico. Si tratta di 165 alloggi in tutto, nel quartiere Leimbach a Zurigo. Si è sfruttata al meglio tutta la superficie a disposizione, piazzando le cucine agli angoli e progettando ampi balconi, che risultano ben integrati nella configurazione complessiva. Le abitazioni ne hanno guadagnato in ampiezza. Adesso, da tutti i 165 appartamenti è possibile godere di una splendida vista sull’Üetliberg e sulla fascia collinare circostante. Per la prima volta in Europa sono stati usati pannelli fotovoltaici non solo per produrre energia (circa un terzo del fabbisogno totale) ma come materiale edilizio per la facciata, migliorando l’estetica degli edifici. Le alte facciate presentano dei contorni netti e gli imponenti edifici si armonizzano bene con il paesaggio.

1 gennaio 2021

Fabrikgässli / Bienne

La cooperativa FAB-A ha rilevato un appezzamento situato in una posizione centrale a Bienne i cui diritti di superficie sono detenuti dalla città. Al Fabrikgässli, ex zona industriale, è nato un insediamento chiuso al traffico con diverse tipologie di spazi e abitazioni. L’edificio comprende 17 appartamenti, tre monolocali che fungono anche da spazio di lavoro e aree di uso comune. A ciò si aggiungono una sala polivalente, una stanza per gli ospiti e una grande terrazza sul tetto con lavanderia annessa. Il nuovo edificio si riallaccia al passato del luogo. Tra le priorità vi erano un’edilizia sostenibile, una manutenzione dell’edificio efficiente sul piano energetico e una mobilità ecologica. Gli inquilini rinunciano a un’auto personale e contribuiscono alla configurazione dello spazio abitativo. In questo modo si favoriscono la mescolanza e la socialità.

1 gennaio 2019

Genossenschaftshaus Stadterle / Basilea

L’edificio sito in Goldbachweg 8 nel nuovo quartiere Erlenmatt Est è il primo progetto della cooperativa edilizia Zimmerfrei, fondata nel 2013. Nella sua realizzazione sono stati coinvolti i soci e i futuri inquilini, con l’obiettivo di costruire abitazioni a prezzi accessibili destinate a persone dagli stili di vita più vari e in diverse fasi della loro vita. La casa, rivestita di pannelli Scobalit verdi e ondulati, ospita infatti sia un’abitazione delle dimensioni di un monolocale, sia un appartamento cluster da 16 locali e mezzo, per una superficie di 347 m2. È stato possibile contenere i costi optando per materiali industriali durevoli, utilizzati per il rivestimento della facciata a più strati. Il carattere ibrido dell’edificio, che unisce cemento a elementi prefabbricati in legno, offre un connubio tra intimità e socialità grazie ai cosiddetti «portici», ballatoi che collegano tutte le abitazioni situate sullo stesso piano e favoriscono le interazioni tra gli inquilini. Nel lato che guarda verso l’Erlenmattpark, invece, si svolge la vita privata dei residenti. La Stadterle promuove la sostenibilità grazie alla densità abitativa, favorendo uno sfruttamento ottimale della superficie abitabile. Una serie di spazi comuni completano l’opera, aggiungendosi agli alloggi. Il complesso dispone infatti anche di un atrio, una cucina in comune, una lavanderia, uno stenditoio, una stanza per gli ospiti, una terrazza sul tetto e un’officina.

1 gennaio 2019

Wohnen am Dorfbrunnen / Nennigkofen

Nel cuore di Nennigkofen, placido borgo solettese con vista sul Giura, si trova un casolare caratterizzato da un maestoso tetto del 1723; tutt’intorno fattorie e una scuola. Considerata l’imponenza della copertura, l’idea della cooperativa Wohnbaugenossenschaft am Dorfbrunnen, sviluppata in stretta collaborazione con i progettisti, è parsa da subito piuttosto ambiziosa. Ma è diventata realtà: dell’edificio, classificato come monumento storico soggetto a tutela, fanno parte dodici abitazioni moderne concepite per far fronte alle esigenze della terza età. Una delle difficoltà consisteva nell’ideare alloggi che rispondessero alle necessità degli inquilini, preservando al contempo i tratti distintivi della struttura antica. Wohnen Schweiz ha deciso di premiare la riuscita combinazione dei due propositi. L’involucro protetto dell’edificio antico è stato mantenuto e le abitazioni straordinariamente luminose e accessibili in sedia a rotelle, dai monolocali ai quadrilocali, ognuna con delle peculiarità che la caratterizzano e la distinguono dalle altre, ospitano persone dalle possibilità economiche e dagli stili di vita più diversi.

1 gennaio 2019

Soubeyran / Ginevra

Le cooperative edilizie ginevrine Equilibre e Luciole sono state insignite del premio per lo sviluppo sostenibile del Cantone di Ginevra per aver messo a punto un sistema di vermicompostaggio che sfrutta le acque reflue domestiche in un edificio sito in rue Soubeyran. Questo complesso abitativo a cinque piani, che consta di 38 appartamenti e di locali ad uso commerciale al piano terra, dispone di un impianto di depurazione locale provvisto di filtro biologico. Le acque di scarico domestiche entrano in un ciclo chiuso che permette di produrre compost a partire dai residui organici degli scarichi dei WC. Dopo essere stata depurata, l’acqua viene riutilizzata negli scarichi dei bagni e per l’irrigazione. Entrambe le facciate principali della struttura nel quartiere Charmilles sono state isolate con balle di paglia. Anche i soci delle cooperative hanno contribuito attivamente al progetto. L’edificio commissionato da Luciole ed Equilibre dispone di numerosi spazi d’incontro e aree comuni: una terrazza sul tetto con giardini pensili, due locali di uso comune e camere per gli ospiti. In fase di progettazione si è puntato molto sull’interazione sociale, come dimostrano i balconi su ciascun piano collegati gli uni agli altri e che permettono alle persone a mobilità ridotta di accedere alle abitazioni.

1 gennaio 2019

Modulo 1 Erlenmatt Est / Basilea

L’edificio in cemento rosso è situato nella periferia orientale del nuovo ed eterogeneo quartiere residenziale Erlenmatt. Nello stabile, commissionato dalla fondazione Habitat, si può sia vivere che lavorare. Anche le persone con disabilità hanno la possibilità di svolgere dei lavori, prelevando, quando richiesto, i sacchetti della raccolta differenziata dai vicini, tenendo pulita l’area abitata e gestendo, per uso proprio, una cucina professionale al piano terra. Il sito ospita anche un asilo nido. La scelta dei materiali funge da spartiacque visivo tra locali a uso privato e locali a uso comune: i primi sono in legno mentre i secondi in cemento a vista. La fondazione è riuscita nell’intento di rendere la zona vivibile e amena malgrado la vicinanza a un’autostrada molto trafficata. I locali commerciali al piano terra, così come la facciata in cemento e vetrocemento garantiscono l’isolamento acustico delle abitazioni e del cortile. Dalle ampie aree comuni distribuite sui vari piani si ha una visuale su tre atrii privi di copertura, in due dei quali è stato piantato un albero. I residenti hanno la possibilità di arredare questi spazi con proprie suppellettili.

1 gennaio 2019

Wohnhaus Greencity B3 Süd / Zurigo

La Greencity, situata nell’ex zona industriale Manegg, crea un buon connubio tra paesaggio naturale, esigenze lavorative e abitative, attività commerciali e vita cittadina. Vi abitano all’incirca 2000 persone mentre 3000 vi lavorano. Il B3 Süd, che consta di 44 alloggi per famiglie, è uno dei due edifici commissionati dalla cooperativa zurighese Hofgarten. A rendere speciale il complesso progettato da Adrian Streich è, a parere della giuria che lo ha premiato con il goldene Hase, il cortile interno. Intorno a esso sorgono metà degli appartamenti; tale disposizione favorisce le interazioni tra gli inquilini. Il cortile è un luogo di ritrovo luminoso, che dà a ognuno la possibilità sia di avere i propri spazi, sia di incontrare gli altri residenti grazie alla presenza di ballatoi comunicanti.

1 gennaio 2019

Hunziker Areal / Zurigo

L’Hunziker Areal a Zurigo-Leutschenbach è il primo progetto della cooperativa mehr als wohnen. Si estende su una superficie di 41 000 m2 e coniuga le esigenze abitative con quelle lavorative. Circa 1200 persone di origini ed età miste vivono nell’area dell’ex fabbrica di cemento Hunziker, in 13 edifici di nuova costruzione destinati a svariate forme abitative. Gli edifici sono pezzi unici, si distinguono gli uni dagli altri in quanto frutto di cinque diversi studi di architetti. I 442 alloggi, con un numero di locali da uno a 12,5, vanno incontro alle esigenze legate all’età e agli stili di vita più vari. Gli alloggi di tipo cluster offrono una soluzione abitativa innovativa che permette di conciliare il bisogno di intimità con il desiderio di socialità. La cooperativa si era posta l’ambizioso obiettivo di includere tutti gli strati della società, quindi anche gli anziani. Tra le priorità figuravano inoltre consumi energetici ridotti e la vita di comunità. Il complesso può contare su alcuni asili. Dal punto di vista architettonico vanno sottolineate l’altezza (22 metri) e la profondità (30 metri) di alcuni edifici, che distano appena nove metri gli uni dagli altri. Nonostante l’elevata densità edilizia, i committenti sono riusciti nell’intento di creare abitazioni luminose a prezzi moderati.

1 gennaio 2019

Zwicky Süd / Dübendorf

Là dove in passato sorgeva la filanda Zwicky, nel punto in cui s’incontrano i Comuni di Zurigo, Wallisellen e Dübendorf, si snoda ora lungo il corso del fiume Glatt un nuovo quartiere, tra vecchi fabbricati industriali, l’autostrada, mobilifici e un viadotto ferroviario. Il complesso residenziale coniuga soluzioni abitative e lavorative con iniziative culturali e servizi, contribuendo all’autosufficienza dell’agglomerato urbano. Provvisto del certificato Minergie-Eco e compatibile con gli obiettivi della «Società a 2000 watt», si compone di 125 abitazioni, da monolocali ad alloggi da 14 locali e mezzo, più camere extra e atelier affittabili. L’Architekturpreis del Cantone di Zurigo, il Goldene Hase della rivista Hochparterre e l’Umsicht – Regards – Sguardi della SIA (Società svizzera degli ingegneri e degli architetti) hanno premiato la scelta audace di volumi compatti e spazi urbani concentrati, lo spirito d’iniziativa e la dedizione alla causa della sostenibilità sociale, ecologica ed economica.

1 gennaio 2019

Complesso abitativo Kraftwerk2 / Zurigo-Höngg

Gli edifici dell’ex studentato alla Regensdorferstrasse 190 e 194 vengono fusi in un unico nuovo complesso abitativo grazie all’aggiunta di un edificio intermedio; il risultato finale è armonioso e omogeneo. Una veranda a sette piani, accessibile a tutti i residenti, la cosiddetta «terrasse commune», collega verticalmente le abitazioni. Piccoli alloggi, appartamenti di tipo cluster e aree comuni polivalenti coesistono sotto lo stesso tetto, una configurazione che fa di Kraftwerk2 un luogo da abitare e vivere insieme.

1 gennaio 2019

Kalkbreite / Zurigo

Il complesso abitativo e commerciale Kalkbreite, con i suoi sette piani, terrazze e tetti percorribili soddisfa esigenze abitative, lavorative e offre opportunità di svago. Il grande edificio a corte è situato in pieno centro a Zurigo, nei pressi della stazione Wiedikon. Il complesso edilizio di Kalkbreite è il primo progetto della cooperativa omonima, fondata a tale scopo da abitanti del quartiere e professionisti del settore edile. Optando per forme abitative innovative è stato così possibile creare lo spazio per molteplici modalità di coabitazione. Tra queste figura un gruppo di 20 appartamenti cluster che riunisce un quinto degli inquilini, i quali condividono una grande cucina e un soggiorno e abitualmente si riuniscono per consumare un pasto serale preparato da cuochi esterni. Tra gli obiettivi della cooperativa vi era anche quello di creare una città nella città, così da permettere ai residenti di approvvigionarsi nelle immediate vicinanze della loro abitazione. Per tale ragione il piano terra ospita diverse attività commerciali, tra cui un cinema, un bar e uno studio medico. La corte interna sopraelevata è situata sopra la rimessa dei tram. Grazie alla possibilità di fare la spesa nelle immediate vicinanze si risparmiano tempo ed energie. Bisogna sapere che uno dei requisiti per gli aspiranti inquilini era il mancato possesso di un’auto. I contatti tra i residenti sono favoriti dai servizi in comune, quali una lavanderia, una sauna e una corte interna pubblica. La giuria del premio Hans Sauer ha inoltre ritenuto degno di menzione l’elevato standard di sicurezza antincendio della struttura, che, nonostante la natura ibrida dovuta all’impiego di legno e conglomerati, rispetta le norme in materia.

1 gennaio 2019

Giesserei / Winterthur

Nelle immediate vicinanze di Eulachpark, nel cuore del quartiere Neu-Hegi di Oberwinterthur sorge il complesso abitativo Giesserei, in una zona chiusa al traffico. Al momento della sua edificazione la casa rossa plurigenerazionale (131 m per 60 m) era la più grande costruzione europea in legno. Consta di due segmenti principali a sei piani e di due segmenti intermedi a due piani, nei quali vivono e lavorano persone di tutte le età e dagli stili di vita più diversi. La «cooperativa per l’abitare autogestito» Gesewo («Genossenschaft für selbstverwaltetes Wohnen») ha commissionato 151 abitazioni di diverse dimensioni e tipologie abitative (40), riunite nel più grande complesso residenziale e commerciale tra quelli di sua proprietà. Il grande cortile interno, cinto dall’edificio, dà un senso di grande apertura. In fase di progettazione della struttura che sorge là dove una volta c’era una fonderia si è data la priorità alla tutela dell’ambiente, alla socialità e a un’architettura di qualità. Per tale ragione sono molti gli spazi pubblici pensati per l’incontro e lo scambio, quali, ad esempio, un centro musicale, un bar, una biblioteca, un cortile interno e ampie aree verdi.

1 gennaio 2019

Edifici abitativi AWZ / Oberägeri

I due edifici in legno da quattro piani sono situati nel cuore di Oberägeri, con vista sul vicino lago, non lontano dall’animato centro del paese. Le due strutture da sette abitazioni in affitto ciascuna sono state premiate dal Cantone di Zugo per la riuscita armonizzazione del loro stile architettonico moderno con il complesso preesistente e per aver contributo alla densificazione del tessuto urbano. Inoltre, grazie a spaziose logge, l’area abitativa ha subito un notevole ampliamento. Il giardino interno funge da vivace luogo di ritrovo e di scambio per inquilini e vicinato.

1 gennaio 2019

Coulouvrenière / Ginevra

Il pluripremiato edificio della cooperativa La Ciguë ospita 48 persone in formazione organizzate in comunità di inquilini, i quali hanno preso parte allo sviluppo del progetto insieme alla cooperativa studentesca. Il piano terra ospita diversi ambienti condivisi e su ogni piano si trovano da cinque a sette camere, un bagno in comune e un ulteriore ambiente condiviso. L’edificio, che sorge su una piccola parcella in centro a Ginevra, risalta per la facciata in klinker e la terrazza sul tetto, armonizzandosi al contempo con i vicini edifici risalenti agli anni ’60 e ’80. In fase di progettazione la cooperativa ha prestato attenzione anche all’aspetto energetico, prediligendo fonti rinnovabili. L’energia solare riscalda infatti fino a 20°000 litri d’acqua in totale, utilizzati in parte per riscaldare gli ambienti, in parte come acqua calda sanitaria, coprendo così l’intero fabbisogno di energia termica dell’edificio.

1 gennaio 2019

La Cigale / Ginevra

La Coopérative d’Habitation La Cigale si è posta l’ambizioso obiettivo di risanare il complesso abitativo omonimo. Per poter ridurre del 70 per cento i consumi per il fabbisogno termico dei due edifici risalenti situati nel quartiere Vermont e risalenti agli anni ’50 erano necessari nuovi cappotti termici per le facciate, coperture per i balconi e nuovi impianti di riscaldamento. L’obiettivo è stato raggiunto con una strategia innovativa, basata su una pompa di calore ad acqua e pannelli solari termici installati sul tetto. L’approvvigionamento energetico è assicurato per il 97 per cento da fonti rinnovabili. Degno di nota è anche il tentativo, intrapreso durante gli interventi di risanamento, di ridurre al minimo l’inquinamento acustico per poter così preservare la qualità della vita a dispetto dei lavori in corso. Limitando gli interventi a un anno e impiegando impalcature mobili, la cooperativa è riuscita nel suo intento: gli inquilini hanno potuto continuare a vivere nelle loro case durante tutto il periodo dei lavori. Inoltre, il prezzo degli affitti ha subito un incremento moderato, come era nei piani della cooperativa.

1 gennaio 2019

Abitazioni e asilo nido / Ginevra

La nuova costruzione con le sue 17 abitazioni forma un angolo in corrispondenza di un incrocio stradale nel fitto tessuto urbano del centro storico medievale di Ginevra, sulla riva destra del fiume. La particolare forma dell’appezzamento disponibile avrebbe permesso agli architetti Sergison Bates e Jean-Paul Jaccaud di progettare un palazzo voluminoso; se lo avessero fatto, avrebbero potuto stravolgere il profilo della città fruibile da Rue Rousseau, ridimensionando così lo spazio pubblico. Hanno invece deciso di rispettare il paesaggio urbano ricorrendo a vari espedienti. Tale scelta è valsa loro l’assegnazione del premio Distinction Romande d’Architecture (terza edizione). L’integrazione della nuova costruzione nel contesto preesistente è riuscita grazie alla ripresa di numerosi elementi costruttivi degli edifici adiacenti. La spiccata verticalità rimanda infatti alle proporzioni e al ritmo della vicina ex sede di una scuola professionale risalente all’inizio del 1900. Anche lo zoccolo al piano terra e al primo piano è un elemento di ripresa così come il materiale scelto (calcestruzzo) e il bianco della facciata, che rimanda alla pietra utilizzata per la facciata della scuola. La nuova costruzione della Fondation de la Ville de Genève pour le Logement Social è alimentata principalmente con fonti di energia rinnovabili. L’edificio comprende anche un asilo nido, che può ospitare 60 bambini e occupa i primi tre piani. Le abitazioni iniziano al terzo piano e finiscono al settimo, 14 delle quali oggetto di sussidi e destinate a persone con reddito basso.

1 gennaio 2019

Soluzioni abitative per la terza età / Basilea

Il complesso residenziale Wettsteinpark offre soluzioni abitative per anziani. Nato negli anni ’50, è stato più volte adattato per rispondere alle esigenze degli inquilini avvicendatisi nel corso degli anni. Nel 2011 la fondazione Christoph Merian (CMS) ha edificato due nuove costruzioni, di cui un palazzo con 20 appartamenti. La riuscita integrazione dei due nuovi edifici nel complesso preesistente è stata premiata dai Cantoni di Basilea Città e Basilea Campagna con un riconoscimento che viene conferito ogni cinque anni per gli edifici che soddisfano certi standard di qualità. Le due case riprendono le caratteristiche delle facciate degli altri edifici del complesso e sono state concepite in modo tale da lasciare intatto l’elemento unificante rappresentato dall’ampio giardino. Le caratteristiche architettoniche del complesso a cinque piani si avvicinano a quelle delle ville del quartiere e rivelano l’essenza della modalità abitativa perseguita: poter disporre di tutti i comfort. È inoltre possibile usufruire di diversi servizi, quali chiamate di emergenza 24 ore su 24, Spitex, consulenze, una mensa a mezzogiorno. Non mancano poi occasioni di ritrovo per gli inquilini.

1 gennaio 2019

Residenza per musicisti / Basilea

Nel quartiere St. Johann la fondazione Habitat ha ristrutturato l’ex fabbrica di interruttori Levi Fils AG convertendola in una residenza per musicisti. Alla fondazione premeva mantenere intatta la struttura in legno del vecchio edificio risalente al 1903, per fondere così l’antico con il moderno. Nella residenza è possibile suonare a ogni ora del giorno e della notte grazie alle stanze isolate acusticamente (camere per i musicisti nelle singole abitazioni, quattro sale prove in parte collegate allo studio di registrazione e quattro abitazioni con cucinotto riservate agli ospiti). Il complesso consta di nove alloggi destinati ai musicisti professionisti e alle loro famiglie e a modalità abitative condivise. Nella cosiddetta «Sala bianca» si tengono concerti e riunioni. La residenza ospita inoltre uno spazio comune con una mensa pubblica, un cortiletto interno con varie piante aromatiche e uno spazio-giochi interno custodito.

1 gennaio 2019

Risanamento di una casa plurifamiliare / Aarau

La casa plurifamiliare, formata da otto appartamenti e costruita nel 1957, è ubicata in un tranquillo quartiere della città di Aarau ricco di aree verdi. A causa dell’elevato consumo energetico annuo e del cattivo stato dell’involucro edilizio, l’edificio è stato sottoposto a risanamento energetico, il che ha permesso di ridurre le emissioni complessive di CO2 del 91 per cento. La riduzione dell’impatto ambientale e il mantenimento della configurazione originaria a dispetto dei 20 cm di cappotto termico, resi possibili dagli ingenti investimenti e dalla lungimiranza della cooperativa edilizia Wogeno Aargau, hanno valso al progetto l’assegnazione del premio Solarpreis. Nonostante l’intervento di risanamento, l’aumento delle pigioni è stato piuttosto contenuto, il che ha permesso agli affittuari di mantenere le proprie abitazioni. Sulla falda del tetto esposta a sud-ovest è stato installato un impianto fotovoltaico, il vecchio riscaldamento a gasolio è stato sostituito con una pompa di calore munita di cinque sonde geotermiche e i materiali edilizi impiegati sono naturali e presentano un ottimo bilancio ecologico.

1 gennaio 2019

Ersatzneubauten Triemli / Zurigo

Nel 2011 la cooperativa edilizia Sonnengarten (BGS) ha sostituito il suo complesso storico risalente agli anni ’40, alle pendici dell’Üetliberg. Questo le ha permesso di svecchiare e ripopolare il suo parco immobiliare. Oggi la struttura ospita quasi 600 inquilini, quasi il doppio di quelli precedenti. I caratteristici edifici sono situati presso il Triemliplatz e si ergono per sei o sette piani. Segnano il passaggio dal quartiere rurale di Albisrieden alla città di Zurigo. Due blocchi edilizi leggermente zigzaganti racchiudono un cortile interno come benevole palme protese e riducono l’inquinamento acustico grazie alla loro disposizione strategica. Nel 2016 la BGS ha portato a termine la realizzazione del paesaggio terrazzato nel lato interno del complesso, assecondando i desideri degli inquilini. Il cortile interno è diventato un punto di ritrovo per l’intero quartiere. Una facciata in cemento grezzo con scanalature caratterizza la fisionomia dell’intero complesso. Le 194 abitazioni, da un locale e mezzo fino a cinque locali e mezzo, si distinguono per gli interni dal gusto moderno. Presentano soffitti in cemento non intonacati e dai colori chiari, pavimenti in cemento senza fughe e si adattano a diversi stili di vita. Pareti colorate conferiscono agli ingressi un carattere unico e gli spazi comuni assumono grande dinamismo grazie ai motivi reticolari dipinti sui muri.